L’invenzione della solitudine
Tratta dal romanzo autobiografico dello scrittore newyorkese Paul Auster, L’invenzione della solitudine riconsegna al palcoscenico Giuseppe Battiston, dopo tanti ruoli e progetti cinematografici
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Tratta dal romanzo autobiografico dello scrittore newyorkese Paul Auster, L’invenzione della solitudine riconsegna al palcoscenico Giuseppe Battiston, dopo tanti ruoli e progetti cinematografici
Dalla Vedova Allegra alla Duchessa del Bal Tabarin, dal Cavallino Bianco a Cin-Ci-Là, le arie più note del repertorio operettistico nell’interpretazione della Compagnia Teatro Musica Novecento.
Un jazz affilato e di improvvisazione d’altissimo livello è quello del trio del contrabbassista Paolino Dalla Porta (strumentista di respiro internazionale, che ha suonato tra gli altri con Dave Liebman, Lester Bowie, Michel Petrucciani, Kenny Wheeler, Billy Cobham) con lui: Dario Carnovale al pianoforte e Luca Colussi alla batteria
20 Decibel è un'esplosione di fantasia, libertà e bellezza. Attraverso il linguaggio spettacolare del circo-teatro chi siede in platea si immerge in un viaggio emozionale dove acrobazie aeree, colpi di pistola, danze e giocolerie si intrecciano con la poesia delle immagini e dei suoni.
Il pluripremiato Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, propone a Cervignano un programma dedicato alla cultura della montagna: i Canti rocciosi - per coro maschile e orchestra d’archi - di Giovanni Sollima e alcuni esempi di folclore ‘dotto’ tratti dalla produzione regionale.
In Stand Up Balasso non aspettatevi un filo conduttore unico, non c’è una storia unica, solo tanta comicità, giochi di parole e ragionamenti surreali, tirate indignate contro il mondo ed esilaranti interpretazioni dei difetti di tutti.
L’Origine del mondo. Ritratto di un interno è uno spettacolo-rivelazione che ha vinto ben tre Premi Ubu 2012, che cattura e porta in un mondo fatto di elucubrazioni e quotidiano: una famiglia che ha l’abitudine di scandagliare il reale mentre mangia, chiacchiera, si veste
L’accostamento è, sulla carta, dei più improbabili: da una parte un violoncello e un pianoforte, strumenti intrisi di tradizione eurocolta, dall’altra la voce, lo xalam (liuto), il Kongoma e la M'bira (due delle infinite varianti africane della famiglia dei lamellofoni) che arrivano dalla tradizione Wolof del Senegal. Il risultato è una musica che travalica tutti gli steccati stilistici, pescando dal jazz, dalla musica africana, persino dalla musica classica, ma fondendoli in un ibrido che è molto più della somma delle sue parti.
Sarah Jane Morris è passata dal pop dei Communards al repertorio di Brecht e Weill con la Royal Liverpool Philarmonic Orchestra, dal jazz alla canzone d’autore. Ha saputo imporsi con uno stile sofisticato e con produzioni importanti che nel tempo hanno spaziato dal pop al blues, fino al jazz. Dal 2012 collabora con il virtuoso Antonio Forcione che incarna talento, passione e d'una spasmodica ferocia nel riuscire con determinazione a cavar fuori dalla chitarra ogni suono o emozione possibile.
Con l’inconfondibile leggerezza delle commedie del celebre trio del Teatro Incerto, Predis è soprattutto omaggio a quei preti che si trovano a vivere le loro piccole grandi battaglie nella solitudine e nell'indifferenza, dimenticati e derisi da un mondo che, come diceva David Maria Turoldo, “non perdona ai sacerdoti”.
Di jerbas e di suns è uno spettacolo di teatro-canzone, che ripropone le canzoni di Cjamp dai pierduts amôrs, il secondo album del Povolâr Ensemble datato 1983. L’ensemble dei musicisti entra dritto nel merito, scava in profondità nei testi di Giorgio Ferigo e viaggia nel cuore della musica del Povolâr. A intrecciare musica e narrazione sono le voci recitanti, che accompagnano gli spettatori alla scoperta di Giorgio Ferigo e della sua delicata ed intensa "Spoon River cjargnela", andando a rintracciare tra le vecchie lapidi del cimitero di San Giorgio di Comeglians storie di vita quotidiana e ordinarie vicende di oppressione e lacerazione esistenziale.
Argante, il protagonista de Il Malato immaginario, lo sostiene con convinzione: “vivere è essere malati”! A lui non interessa la guarigione, ma quel mistero che i medici, con la loro presenza, le loro cure, le loro formule in latino gli promettono.
Miniere racconta con la forza del teatro e il respiro della musica la storia di una comunità di minatori in un piccolo paese sperduto tra le montagne, Cave del Predil.
di Antonio Rezza Flavia Mastrella, Pitecus racconta storie di una moltitudine di personaggi, un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato
performance teatrale realizzata con gli ospiti del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo, a cura di Riccardo Vannuccini e Elisa Menon
Enzo Favata, Danilo Gallo e U.T.Gandhi sono firme le cui inconfondibili personalità ed appeal sono apprezzati a livello nazionale e internazionale. In occasione di Inner Roads incontrano Enrico Zanisi, giovane pianista rivelazione del jazz italiano.
Le Sorelle Marinetti in un affettuoso omaggio alla rivista e allo spettacolo d’arte varia, i generi teatrali popolari più amati dagli italiani che negli anni Trenta e Quaranta affollavano i teatri fino all’ultimo strapuntino
Una band travolgente per uno spettacolo memorial che ripercorre le tappe più importanti della breve ma intensa carriera di un personaggio ormai entrato nel mito.
Ispirato all'opera di Novella Cantarutti e firmato da Massimo Somaglino e Carlo Tolazzi Trê zovini’ riprende il suo percorso artistico verso un prossimo debutto grazie alla nuova produzione del CSS con il sostegno di ARLeF - Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane
Un appuntamento irrinunciabile con le arie più note del repertorio operettistico, introdotte da aneddoti e curiosità, per una serata esplicitamente spensierata ed esplosiva.
con Alessandro Haber e Alessio Boni, da una commedia di Eric-Emmanuel Schmitt, l'incontro tra Sigmund Freud e un inaspettato visitatore
Con questo suo nuovo e inedito progetto il pianista Claudio Cojaniz unisce in una sintesi unica il mondo musicale ispanico e l'Africa attraverso il Blues. Canzoni d'amore di vibrante passione. Suoni che sono inni alla vita.
La compagnia udinese Arearea traccia con la sua danza contemporanea e l’emozionante presenza in scena di quattro suoi danzatori
Il mondo non mi deve nulla è una nuova pièce teatrale di Massimo Carlotto, che mette questa volta alla prova due interpreti come Pamela Villoresi e Claudio Casadio. Una riflessione sul senso che diamo alle nostre vite, sul peso del caso e della nemesi, sulla libertà di scelta delle nostre coscienze
The Wall non ha bisogno di presentazioni; è l’opera di maggior successo della storia del rock con oltre 30 milioni di copie vendute in tutto il mondo di cui 1,2 solo in Italia. THE PINK WALL è un’inedita proposta fatta di musica, luci, proiezioni video, pupazzi, recitazione (con la traduzione in tempo reale dei contenuti concepiti da Roger Waters) e naturalmente di un muro di bianchi mattoni.
Insegue La misteriosa scomparsa di W Ambra Angiolini in un’apparizione sospesa fra sogno e realtà, nei panni della signorina V, la creatura immaginata per lei dalla scrittura fantastica e graffiante di Stefano Benni
Il Mare Adriatico torna ad essere, come in passato, un ponte tra le sue sponde, a collegare mondi un tempo uniti politicamente e culturalmente, che la grande Storia ha separato, ma che continuano a mantenersi in contatto grazie a quanti credono alla cultura come strumento di comunicazione finalizzata a ritrovare il dialogo tra i popoli.
Interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti
Un 'viaggio di ritorno' alla 'terra di temporali e primule', anche autobiografico, ideato e interpretato da Giuseppe Battiston - con la regia di Alfonso Santagata, drammaturgia di Renata Molinari, musiche dal vivo di Piero Sidoti
Di Enrico Rava conosceremo una nuova dimensione di quell’inconfondibile mosaico che compone la sua dimensione artistica e che lo conferma ancora una volta come inimitabile interprete di decenni di musica improvvisata.