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Spettacolo-concerto conSandro Berti, mandolino, chitarra, violino, trombone
Gianluigi Carlone, voce, sax, flauto
Roberto Carlone, trombone, basso, tastiere
Giancarlo Macrì, percussioni, batteria, bassotuba
e con il professor Telmo Pievani
una produzione Banda Osiris – Aboca
in collaborazione fra CSS/Euritmica e le Stagioni di Teatro e Musica
La Terra è il “pianeta blu”. Il 70% della sua superficie è coperto da acqua. Tuttavia per gli esseri viventi sulle terre emerse e per l’uomo solo una piccolissima parte dell’acqua terrestre è disponibile, e a causa delle attività umane la disponibilità sta progressivamente diminuendo.
Nel nuovo spettacolo della Banda Osiris – il divertentissimo quartetto di musicisti/comici – l’acqua è il pretesto, attraverso la lente deformata e deformante del gruppo piemontese, per un viaggio musicale attraverso i problemi che affliggono il nostro pianeta.
Inquinamento, cambiamenti climatici, effetto serra, sono temi con i quali ci si confronta quotidianamente e la Banda Osiris interviene nel dibattito per offrire il suo personale quanto inutile contributo magistralmente guidati da Telmo Pievani, professore ordinario presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova, dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche. Il pubblico lo ricorda protagonista insieme a Marco Paolini della trasmissione televisiva di RAITRE La fabbrica del mondo.
Partendo da una suggestiva “Hommage à l’eau”, in cui l’acqua diventa base percussiva dell’intero brano, passando attraverso una lettera indirizzata ai grandi della terra, “L’acqua che verrà” liberamente ispirata a Lucio Dalla, e scomodando in seguito Roger Waters, Buscaglione, Modugno, Vivaldi e i Beatles, la Banda Osiris vuole dimostrare che il nostro mondo è ormai con l’acqua alla gola.
Durata: 70 minuti