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30 gennaio 2007 ore 21
concerto – spettacolo proposto in occasione de
LA SHOAH E OLTRE – GIORNATA DELLA MEMORIA
di Hans Kràsa
regia Giorgio Monte e Manuel Buttus / teatrino del Rifo
con Associazione musicale Artemìa di Torviscosa
Piccolo Coro
Coro Voci Bianche
diretti da Denis Monte, Barbara Di Bert
Ensemble Strumentale: Patrizia Dri pianoforte, Elena Paroni clarinetto, Sebastiano Titton flauto traverso, Andrea Valent fisarmonica, Emanuele Battistella chitarra, Mattia Martincigh percussioni
scenografie Laura De Nadai
musiche Coro Voci Bianche, Piccolo Coro e l’Ensemble Strumentale dell’Associazione musicale di Artemìa di Torviscosa
una produzione Associazione Artemìa di Torviscosa e teatrino del Rifo
Toccante riproposta dell’operina musicale per bambini scritta nel 1941 dal compositore ceco Hans Kràsa, poco prima di essere internato nel ghetto di Terezin, la piccola città cecoslovacca di 6000 abitanti che, con atroce beffa e ambigua propaganda per gli osservatori occidentali, Hitler spacciò per città “modello” donata agli ebrei per la loro protezione. Nei tre anni seguenti vi furono stipati 140.000 ebrei, destinati in realtà ai Lager e costretti intanto a mimare una vita “normale”. Ma essi trovarono nell’arte e nella musica forme residue di speranza. Come con Brundibar, replicata 55 volte, l’ultima delle quali in un teatro vero e proprio, adatto alle riprese di una troupe cinematografica mandata per l’occasione da Berlino. In seguito tutti i componenti dell’orchestra, i collaboratori e i bambini, che vi avevano partecipato, finirono ad Auschwitz.
Brundibar racconta la storia – metaforica – di due bimbi che sconfiggono un prepotente. E il ritmo ternario del valzer di Brundibar diventò l’inno dei prigionieri di Terezín, la colonna sonora di una residua speranza di libertà. In occasione della Giornata della Memoria, per La Shoah e oltre, Brundibar verrà eseguita da 50 giovani coristi dell’Associazione Artemìa di Torviscosa diretti da Denis Monte e Barbara Di Bert, con l’accompagnamento del sestetto strumentale Artemìa, mentre la messa in scena si avvarrà del segno registico di Giorgio Monte e Manuel Buttus del teatrino del Rifo, autori del percorso teatrale di narrazione e comprensione dell’opera.