tel. +39 0431 370273 – info@teatropasolini.it
di e con Angelo Floramo, Fabiano Fantini, Claudio Moretti, Elvio Scruzzioggetti di scena Luigina Tusini
produzione Artisti Associati Gorizia / CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / La Contrada Teatro Stabile di Trieste / Bonawentura/Teatro Miela Trieste, con il sostegno di Banca Ter
spettacolo in lingua friulana e italiana
Si può raccontare la vita di un grande uomo e il suo tempo nel breve spazio concesso da un viaggio?
E’ mai possibile definire il profilo di uno tra i più importanti umanisti friulani, quel Guarnerio d’Artegna che lasciò alla Comunità di San Daniele del Friuli, nel morire, una tra le prime biblioteche pubbliche in Europa?
Due cramârs e un calzolaio di Gradisca di Sedegliano, assieme a un improbabile monaco benedettino riescono perfettamente nell’intento.
Forse perché narrare significa anche errare, vagare dentro ai ricordi che si fanno suggestione e meraviglia, specchio in cui si immilla l’anima stessa del Teatro.
Forse perché la sapienza non appartiene ai grandi, come invece questi hanno la presunzione di credere, e non ama la voce inaridita dell’Accademia, ma si compiace dello stupore, quello che attecchisce nel cuore delle anime semplici, capaci ancora di nutrirsi di emozione e di commuoversi davanti alla bellezza e all’amore.