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da Alessandro Manzoni
adattamento e regia Michele Sinisi
scrittura scenica Michele Sinisi e Francesco Maria Asselta
con Diletta Acquaviva, Stefano Braschi, Gianni D’Addario, Giulia Eugeni, Francesca Gabucci, Ciro Masella, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Donato Paternoster, Bruno Ricci
produzione Elsinor Centro di produzione teatrale
A TEATRO, LA NUOVA VITA DI UN GRANDE CLASSICO
ll più grande romanzo del 900 (non dell’800 ci dice Camilleri), conosciuto sui banchi di scuola, se ripreso in mano da adulti, rivela la sua straordinaria eccentricità rispetto ad ogni commento, svelando un contenuto coinvolgente, ironico, a volte spietato.
Oggi grazie alla rete, qualsiasi analisi è già pronta. Trame, schemi, sguardi, collocazioni storiche, pensieri filosofici e politici: I Promessi Sposi sul web non hanno segreti, tutto è già riportato, pronto e finito.
La possibilità offerta dal teatro di trasfigurare ogni contenuto in corpo può invece riconnetterci con l’indagine manzoniana sulle costanti umane, sul senso della Storia e sul rapporto di ogni singolo personaggio con gli eventi che lo travalicano. Il teatro ci permette di riappropriarci della sua forza narrativa complessa e moderna, capace di rispecchiare un’umanità talmente pregnante di vita da generare stereotipi o personaggi per antonomasia (Don Abbondio, Perpetua, Azzeccagarbugli sono entrati nel linguaggio comune), grazie anche ad una indagine psicologica così accurata da bypassare la nozione di personaggio positivo e negativo.
Per il regista pugliese Michele Sinisi l’opera manzoniana è occasione per rintracciare le costanti di una Storia che è relazione tra esseri umani, aggiungendo alla visione che Manzoni aveva del proprio tempo la consapevolezza di noi contemporanei, raggiunta attraverso il tempo.
Sarà un affresco realizzato con una nuova prospettiva, a dimostrazione che è classico ciò che è inesauribile, non cristallizzabile, mai completamente rischiarabile.