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L’attore, autore e regista teatrale Massimo Somaglino è il protagonista del contributo video disponibile online a partire da lunedì 8 giugno ore 18 sulla pagina Facebook del Teatro Pasolini di Cervignano. L’intervento è andato in onda in diretta FB per il progetto #iosonoMecenate giovedì 16 aprile e volentieri lo riproponiamo anche sulla pagina Facebook del Teatro Pasolini di Cervignano.
Durante #iorestoacasacon, Massimo Somaglino legge Caterina che per otto anni vestì abiti da uomo, testo che trae ispirazione dalla vera storia di Caterina Vizzani, una giovane fanciulla vissuta nel Settecento e protagonista coraggiosa di una modernità che sembra essere contemporanea.
La sua vicenda è giunta a noi grazie alla Relazione Anatomica del chirurgo notomista Giovanni Bianchi che effettuò l’autopsia sul corpo della sventurata, registrata con l’identità maschile di Giovanni Bordoni. Solo dopo la morte venne svelato il suo mistero. Per ben otto anni, la giovane visse da uomo, senza essere mai riconosciuta mai svelata né tradita in questa sua scelta. A seguito di questa scoperta, il medico compì una approfondita ricerca sulla breve biografia della giovane per capire chi realmente fosse la donna che “si fingeva uomo”.
La drammaturgia ideata da Massimo Somaglino – direttore artistico del Teatro Club – trae origine dalla Relazione Anatomica, immagina che il medico che tiene la conferenza, professor Giovanni Bianchi, sia in realtà anch’egli una donna, costretta a travestirsi da uomo per poter perseguire i suoi desideri di studio e di conoscenza. Il racconto della biografia della giovane Caterina diventa pretesto per perorare (con cautela e timore talvolta, sfacciatamente e con foga talaltra) la causa femminile in una società accademica patriarcale ed esclusivamente maschile. Il testo si addentra in questioni estremamente attuali ancora oggi, la difesa di una identità femminile in un ambiente ostile, la sessualità e le questioni legate al rapporto maschile – femminile, il potere patriarcale, il rispetto dell’identità e dell’unicità di ciascuno.
Massimo Somaglino sceglie di dirottare l’apporto dei mecenati al progetto Zerotolerance del Comune di Udine, sportello d’ascolto per le donne vittime di violenza.