tel. +39 0431 370273 – info@teatropasolini.it
dai 6 ai 10 anni – scuola primaria
di e con Antonio Catalano
regia Antonio Catalano
direzione tecnica Matteo Catalano
produzione Casa degli Alfieri – Castagnole Monferrato (AT)
durata: 60’
teatro di oggetti e di narrazione
Lo spettacolo è stato programmato in relazione alla mostra LA CAMERA DELLE MERAVIGLIE che si terrà dal 28 gennaio al 2 giugno 2024 presso la Biblioteca Comunale Villa Dora di San Giorgio di Nogaro.
“La camera delle meraviglie” è un omaggio agli universi sensibili di Antonio Catalano, attore, scrittore, pittore, scultore, poeta, panettiere. La mostra si compone di suggestive installazioni interattive, proiezioni, padiglioni delle meraviglie che contengono pietre, piume, radici, piante, tracce dell’energia della natura. Le ambientazioni sono intrecciate con le storie sonore e silenziose, haiku, filastrocche che Antonio Catalano ha utilizzato nei suoi libri. Tale varietà ben si presta a raccontare a bambini e adulti le possibilità immaginifiche della natura e delle cose quotidiane.
Il progetto è promosso dal Comune di San Giorgio di Nogaro e Sistema Bibliotecario InBiblio con il patrocinio dell’Associazione Italiana Biblioteche FVG.
Da un “armadio sensibile” nasce La biblioteca delle Meraviglie, scaffalatura/mondo di libri fantastici, artigianali, “presi a prestito” dalla Villa della Scalogna di Pirandello e letti in diretta da Catalano.
Libri fai-da-te, di pietra, di pane, di foglie, di vento, contenenti le storie più strane, spesso sonore, primitive, fatte di balbettii, sussurri, vagiti, grammelot.
“Dietro a una foglia troverai una soglia, se
in fretta la passi troverai un sasso, dietro
un sasso è disegnata una foglia, dietro
ogni foglia è disegnata una soglia”.
Il bosco, la natura come Biblioteca delle meraviglie.
Si leggono foglie come racconti d’avventura, si legge il vento come una favola che arriva dall’oriente. Tutto si può “leggere” come un grande libro, nel quale si rinnova lo sguardo stupito del bambino che scopre il mondo sensibile.
Allora mettiamo in fila foglie, fiori, rametti, terra e facciamo un piccolo concerto sentimentale, in cui il raccontare è fatto di suoni e di sospiri.
Come una grande biblioteca sonora e di parole perdute, il nostro piccolo giardino ci può far scoprire l’anima che abita le piccole cose della terra.