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di Georges Simenon
adattamento teatrale Letizia Russo
regia Serena Sinigaglia
con Fabio Troiano, Irene Ferri, Mattia Fabris e Giulia Maulucci
assistenti alla regia Sandra Zoccolan e Giulia Dietrich
scenografia Maria Spazzi
costumi Erika Carretta
disegno luci Alessandro Verazzi
scelte musicali Sandra Zoccolan
una produzione Nidodiragno/Coop CMC – Sara Novarese
La penna inesauribile di Georges Simenon ci regala una storia permeata di eros e di noir che per la prima volta approda a teatro.
La camera azzurra (La chambre bleue, 1963) è una vicenda dove sensualità, paura, pettegolezzo, omertà, tradimento e moralismo si mescolano nello scenario di una provincia francese retriva e giudicante.
La storia è quella di due amanti, Tony e Andrée – interpretati in scena da Fabio Troiano e Irene Ferri, due volti del cinema e della tv che ritroverete a teatro in una splendida prova.
Ex compagni di scuola, oggi quarantenni ed entrambi sposati, i due si incontrano nella camera azzurra per dare sfogo alla propria passione irrefrenabile.
Tempo dopo, li ritroveremo in un’aula di tribunale accusati di aver commesso crimini efferati, l’eliminazione di entrambi i coniugi con modalità diaboliche.
L’interrogatorio cui vengono sottoposti per svelare la verità e rispondere alla sete di giustizia forcaiola della comunità si trasforma nella penna di Simenon in un’indagine sull’umano, straordinaria quanto necessaria.
“Il giallo in sé è intrigante ma non è la parte più interessante del romanzo. La parte più interessante, a mio avviso, è lo scandaglio sull’umano, sui suoi istinti più profondi e segreti. E’ l’erotismo che vi circola, è l’eterno conflitto tra passione e ordine. La passione degli amanti, l’ordine della famiglia.
Due tensioni umane che appaiono difficili da conciliare, sempre”.
Serena Sinigaglia