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Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime della Shoah
“La douleur, il film diretto da Emmanuel Finkiel, è il diario di un’attesa, il racconto lacerante di un’assenza, il viaggio interiore di una donna che attraversa la violenza della Storia e dei sentimenti.
Nella Francia del 1944 occupata dai nazisti, Marguerite (Mélanie Thierry), una giovane scrittrice di talento, è un attivo membro della Resistenza insieme a suo marito, Robert Antelme (Emmanuel Bourdieu). Quando Robert viene deportato dalla Gestapo, Marguerite intraprende una lotta disperata per salvarlo. Instaura una pericolosa relazione con Rabier (Benoît Magimel), uno dei collaboratori locali del Governo di Vichy, e rischia la vita pur di liberare Robert, facendo imprevedibili incontri in tutta Parigi, come in una sorta di gioco al gatto e al topo. Lui vuole veramente aiutarla? O sta solo cercando di cavarle informazioni sul movimento clandestino antinazista? La fine della guerra e il ritorno dei deportati dai campi di concentramento segnano per lei un periodo straziante e danno inizio a una lunga attesa, nel caos generato dalla liberazione di Parigi.
Il film La douleur, ispirato alla opera letteraria Il dolore (1985) di Marguerite Duras, diretto da Emmanuel Finkiel, con protagonisti Mélanie Thierry e Benoît Magimel. Si tratta di una storia autobiografica abbozzata dall’autrice su un diario tenuto nascosto e rimasto dimenticato per anni, che racconta l’attesa piena di dolore del ritorno, nel 1945, dei deportati francesi nei campi di concentramento nazisti.
Nel dramma collettivo si insinua la tragedia personale della scrittrice, in attesa del ritorno del marito Robert Antelme, una delle maggiori figure della Resistenza francese, sposato nel 1939. Durante la Seconda guerra mondiale, infatti, la Duras collaborava con Libres, pubblicazione che informava i parenti delle persone deportate in Germania.
Considerata una delle maggiori scrittrici francesi e europee del XX secolo, nata nel 1914 a Saigon, all’epoca Indocina francese, Marguerite Donnadieu si stabilisce definitivamente in Francia nel 1932. Cambierà il proprio cognome in Duras nel 1943, dal nome di un villaggio del sud ovest in cui si trovava la casa del padre.
La Shoah è una tematica ricorrente nella carriera del regista Emmanuel Finkiel, che ha iniziato come aiuto di Godard e di Kieslowski nei Tre colori. A 19 anni era rimasto sconvolto dalla lettura del romanzo della Duras, “la figura della protagonista mi ricordava mio padre”, ha scritto lui stesso, “che aspettava sempre, almeno così mi sembrava, anche dopo aver avuto la certezza che che i genitori e il fratello erano morti a Auschwitz”.
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I biglietti vanno acquistati entro e non oltre l’orario di inizio della proiezione. Dopo aver ricevuto un codice e un link sarà possibile accedere alla proiezione online, dall’inizio della visione vi saranno 48 ore di tempo per completarla