tel. +39 0431 370273 – info@teatropasolini.it
Sab 09/03/24 – Ore 18.30-20.30
Dom 10/03/24 – Ore 18.30-20.30
Intero: 7,00 euro
Ridotto: 5,00 euro
Non è la prima volta che il cinema attinge all’ambiente scolastico in qualità di speciale microcosmo in vitro, atto a delineare e consentire l’osservazione di dinamiche sociali seminali o chiamate a specchiare il cosiddetto mondo vero, al di fuori. E al di là dell’inflazionato cult generazionale di Peter Weir (L’attimo fuggente) o della Palma d’Oro francese conquistata da Laurent Cantet – con La classe. Entre les murs in bilico tra fiction e documentario – è stato lo stesso cinema tedesco, attraverso L’onda di Dennis Gansel, a tracciare un’imperfetta rotta di navigazione che oggi, grazie a La sala professori, riscopre appieno i propri punti di riferimento.
Lontana dai toni da “esperimento sociale” portati su schermo da Gansel e di fatto convenzionale in termini registici e narrativi, la pellicola di Ilker Çatak lavora più che altro sottotraccia. E la storia di Carla Nowak, insegnante di seconda media intenzionata a scoprire il responsabile di una serie di furti avvenuti all’interno del perimetro scolastico, si dipana con linearità, tessendo passo dopo passo la trama di un thriller claustrofobico e incalzante; e innalzando pareti di sguardi e (pre)giudizi, destinate a collassare quasi fatalmente addosso alla protagonista.
All’interno del labirinto di spazi didattici predisposto dal regista – riletto tra l’altro a posteriori nell’inquietudine liminale del montaggio in epilogo – La sala professori offre dunque un’incisiva lettura della realtà filtrata dal suo stesso (volontario) soffocamento. Rendendosi complice di un vero e proprio disallineamento tra veridicità e reale che, in una pellicola fondata sul furto di immagini più che di denaro, sostituisce alla verità una lunga serie di sue varianti, tra proto-giornali e media scolastici e pettegolezzi che rimbalzano dal mondo dei piccoli a quello degli adulti.
Nel marasma collettivo generato dal tradizionale fiocco che diviene valanga quella di Carla Nowak – una strepitosa Leonie Benesch – è così figura centrale di un discorso dal forte impatto pedagogico. Lei testarda, lei ostinata idealista, lei fedele a tal punto al proprio ruolo di insegnante da rischiare di smaterializzarsi nell’astrazione di un’utopia “da manuale”. Capace invece di calarsi nella corporeità del quotidiano proprio attraverso l’errore che – seppur in buona fede – causa il progressivo sollevarsi della tempesta.
Alla fine, come di consueto, rimane ben poco da salvare di una società che fin dalle sue istituzioni educative coltiva sospetto e discriminazione su più livelli. Forse solo l’immagine di una professoressa disposta a sedersi nuovamente tra i banchi di scuola. Perché non si finisce mai di imparare“
(Credits: sentieriselvaggi.it)
Genere:Drammatico
Anno:2023
Regia:Ilker Çatak
Attori:Leonie Benesch, Leonard Stettnisch, Eva Löbau, Michael Klammer, Anne-Kathrin Gummich, Kathrin Wehlisch, Sarah Bauerett, Rafael Stachowiak, Uygar Tamer
Paese:Germania
Durata:98 min
Distribuzione:Lucky Red
Sceneggiatura:Ilker Çatak, Johannes Duncker
Fotografia:Judith Kaufmann
Montaggio:Gesa Jäger
Musiche:Marvin Miller
Produzione:if… Productions