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9 gennaio 2013 ore 21
di e con Marta Cuscunà
assistente alla regia Marco Rogante
disegno luci Claudio “Poldo” Parrino
disegno del suono Alessandro Sdrigotti
una co-produzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto
Dopo la fortunata esperienza di E’ bello vivere liberi!, Marta Cuscunà prosegue la sua indagine sulle Resistenze femminili in Italia. Già nel Cinquecento si possono rintracciare alcuni importanti tentativi di emancipazione femminile, immediatamente soffocati e dimenticati. Fra essi, Marta Cuscunà ne ha individuato uno a noi particolalmente vicino: un episodio di resistenza scatenatosi fra le suore Clarisse di Udine. Le monache del Santa Chiara, spesso costrette a prendere i voti forzatamente, attuarono infatti una forma di Resistenza davvero unica nel suo genere. Queste donne trasformarono il convento udinese in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi religiosi e della cultura maschile, con un fervore culturale impensabile per l’universo femminile dell’epoca.
Prendendo spunto dalle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e dalla vicenda delle Clarisse di Udine, Marta Cuscunà mette in scena una “Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne”, assumendo la narrazione in un monologo a più voci e personaggi interpretati insieme a dei pupazzi.