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14 aprile 2002 ore 21
liberamente tratto da La notte poco prima della foresta di Bernard-Marie Koltès e Pasolini, cronaca giudiziaria, persecuzione, morte a cura di Laura Betti
regia Paolo Mazzarelli
con Paolo Mazzarelli
datore luci e fonica Lino Musella
Premio Speciale Scenario 2001
una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
In realtà Paolo Mazzarelli, il giovane attore milanese che con questo monologo ha vinto il Premio Speciale Scenario 2001, non vuole mettere in scena Pier Paolo Pasolini, nè la sua eredità artistica, politica o culturale. Pasolini ha vissuto e ha lasciato tutto quanto un uomo può lasciare per essere ricordato. Del Pasolini autore, dei suoi testi, in scena non c’è traccia. C’è invece il segno chiaro, innegabile, della sua assenza, della mancanza nell’Italia di oggi di una personalità altrettanto forte, di un intellettuale corsaro che con le armi della poesia manifesti la propria radicale indipendenza di pensiero, l’insofferenza per i conformismi, la sicurezza di una provocazione e che non nasconda tuttavia i dubbi, le crisi, le revisioni. Pasolini, Pasolini! è allora il quadro di un’assenza, il vuoto di un interlocutore assente attorno al quale si aggirano disparate voci. Le voci degli atti processuali – 33 procedimenti in tutto – che Pasolini ha subito in vita. Le frasi di avvocati, politici, critici, giornalisti che osservano lo scandalo e la moralità di quella vita sul filo della spada. Le parole di fragile indeterminatezza che Mazzarelli ha scoperto in La notte poco prima della foresta, il palpitante testo di Bernard-Marie Koltès che in questo spettacolo illumina in controluce la documentazione minuziosa, cruda, spietata, curata da Laura Betti e raccolta nel libro Pasolini: cronaca giudiziaria, persecuzione e morte.