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16 marzo 2006 ore 20:45
Direttore: Fabiana Noro
La contrapposizione tra sacro e profano ha lacerato l’Ottocento per sfociare nel secolo breve in due guerre catastrofiche. L’ambizione racchiusa nel programma di questo concerto, ad opera del Coro Polifonico di Ruda e del Friuli Venezia Giulia, è di rileggere questi due secoli attraverso un percorso musicale per cercare di capire i perché dei drammi scaturiti nel Vecchio continente.
Il concerto poi viene impreziosito dall’utilizzo di diversi strumenti: dal pianoforte all’organo fino ai timpani, quasi a cercare una sonorità che si scompone e si lacera a mano a mano che si arriva ai giorni nostri. Infine la peculiarità delle voci maschili. A livello internazionale è ormai sempre più difficile trovare complessi a voci pari di livello. Il Polifonico di Ruda si inserisce in questo filone rinnovando una tradizione quasi centenaria del basso Friuli, con l’intento di rilanciarla ma anche di scrivere pagine di qualità sfruttando un repertorio esclusivo, di difficile ascolto e di altrettanto fascino.
La peculiarità del programma scelto sta nel proporre autori del Novecento o contemporanei (italiani, stranieri, ma anche della nostra regione – a testimonianza dell’impegno del Polifonico verso i compositori di queste terre) che nella musica vocale hanno saputo esprimere livelli di lirismo e di raffinatezza ineguagliabili: parliamo di autori quali Schubert, Schumann, Rossini, Mendelssohn, Saint-Saens e Kedrova e i moderni Britten, Bonato, Part, Barber, Biebl, Visintin e Miani.