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Cinque film di culto in versione restaurata per riscoprire la dirompente attualità e la libertà espressiva del cinema di Pedro Almodóvar degli anni ’80.
La rassegna ALMODÓVAR – LA FORMA DEL DESIDERIO è distribuita in sala da CG Entertainment in collaborazione con Cinema Beltrade – Barz and Hippo.
Divertenti, grotteschi, melodrammatici, scorretti, passionali, graffianti e sinceri, tutti i personaggi del mondo di Almodóvar sono mossi dal desiderio, che sia per amore, per vendetta, per riscatto o per puro piacere. Carmen Maura, Antonio Banderas, Miguel Bosè, Marisa Paredes, Victoria Abril, Rossy de Palma sono solo alcuni dei grandi interpreti che hanno dato volto e forma al desiderio di ognuno dei personaggi scritti e diretti da Almodóvar. Liberi da ogni schema, liberi di essere sé stessi al di là di ogni costrizione o preconcetto: donne, uomini, travestiti, madri e figli, figlie e padri, omosessuali, cantanti, tossicodipendenti, suore, registi, scrittori, transessuali, doppiatori, attori, amanti, traditori, traditi…
Negli anni ’80 Almodóvar conquista la scena internazionale film dopo film con la forza di un ciclone: il suo cinema estroso e coloratissimo rappresenta la reazione ai rigidi schemi sociali e morali ereditati dal franchismo; riesce ad essere dissacrante attraverso una miscela unica di realismo e fantasia che rivoluziona il linguaggio cinematografico di quegli anni, introducendo temi considerati scabrosi e trasformando donne, poveri ed emarginati in eroi ed eroine di un mondo nuovo, sgangherato e kitsch ma pieno di energia e politicamente molto, molto scorretto.
Esattamente 40 anni fa “L’indiscreto fascino del peccato” suscita grande scalpore e accende il dibattito alla Mostra del cinema di Venezia del 1983; con la commedia noir “Che ho fatto io per meritare questo?” il giovane Almodóvar va alla ricerca di quello che si cela dietro la facciata di una tranquilla famiglia spagnola; indimenticabile melodramma dei sentimenti, “La legge del desiderio”, con un giovanissimo Antonio Banderas, vince il Teddy Bear al Festival di Berlino nel 1987 e rivela per la prima volta il regista spagnolo a un pubblico italiano sbalordito e pronto a lanciarne il culto; Almodóvar torna a Venezia con “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” nel 1988, la commedia degli equivoci che con oltre 50 premi, una nomination agli Oscar® e record al Box Office di più paesi, consacra a livello internazionale il talento del regista spagnolo; con il giallo sentimentale e famigliare “Tacchi a spillo” (1991), il cinema di Almodóvar continua a graffiare, riprendendo le tematiche e l’estetica degli anni ’80 e aprendosi allo stesso tempo verso una nuova fase creativa.
Questi film rappresentano una cinquina perfetta per leggerezza, spavalderia, audacia e capacità corrosiva.
Lunedì 23/10/23: ore 21.00
INGRESSO: Intero: 7,00 – Ridotto: 5,00
“Pablo è un famoso regista cinematografico omosessuale che ama, non ricambiato, Juan. Sua sorella Tina, che spesso recita nei suoi film, in realtà è suo fratello che si è sottoposto all’intervento per cambiare sesso da ragazzo, dopo essere scappato di casa con il loro padre, con cui aveva una relazione. In seguito, Tina, dopo essere stata abbandonata dal padre, non è più riuscita ad innamorarsi. Vive e fa da madre amorevole alla figlia di una fotomodella sempre in giro per il mondo, una bambina di 10 anni, Ada che è invaghita di Pablo. Lui tenta di proteggere entrambe da qualsiasi cosa possa ferirle e intanto progetta di raccontare in un film la storia di sua sorella, sotto lo pseudonimo di Laura P. Quando Juan fugge lontano da lui e si trasferisce in un paesino del sud della Spagna, Pablo si consola con Antonio, che ha con lui la sua prima esperienza omosessuale. Le attenzioni di Antonio, però, diventano presto eccessive e, per liberarsi di lui, Pablo gli racconta di Juan e gli rivela il suo proposito di andarlo a cercare. Antonio però lo precede e, non visto, uccide Juan. Al suo arrivo, Pablo trova l’amato nella camera mortuaria e tutti i sospetti della polizia ricadono su di lui. Accecato dal dolore e sconvolto, durante il ritorno a Madrid, Pablo resta coinvolto in un incidente d’auto e perde la memoria. Saranno Tina e Ada ad occuparsi di lui ma, pur di averlo, Antonio è disposto a tutto, anche a sedurre Tina.”