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28 novembre 2010 ore 21
di e con Alessandro Bergonzoni
regia Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi
una produzione Progetti Dadaumpa
Un attore che in scena può far scomparire improvvisamente il senso comune e sostituirlo con panorami fino ad un attimo prima impensabili. E’ ciò che da sempre ci si deve, fortunatamente, aspettare da Alessandro Bergonzoni, un attore-autore che non ha imitatori proprio perché non si ferma davanti al linguaggio, ma vi si immerge fino ad estrarne i concetti fondanti, perché – come recita il titolo di una sua recente lectio magistralis al festival della filosofia – ha “fatto voto di vastità”… Vedremo un Bergonzoni sempre anarchicamente comico, ma questa volta, molto più critico e polemico verso la realtà e i suoi assedi.
Alessandro Bergonzoni è un comico, scrittore, autore e attore di teatro italiano.
Già dai suoi primi lavori teatrali, Bergonzoni sviluppa i temi comici che caratterizzeranno il suo stile inconfondibile: l’assurdo comico e la capacità di “giocare” col linguaggio in situazioni surreali e paradossali. Il suo debutto avviene con lo spettacolo Scemeggiata (1982), a cui seguono successi come La saliera e l’ape Piera (1985), Non è morto né Flic né Floc (1987), Le balene restino sedute (1988) Anghingò (1992) La cucina del frattempo (1994) Zius (1997) Madornale 33 (1999) Predisporsi al micidiale (2004), Nel (2007).
… la mia mente è aperta davanti al pubblico: mi squarto e ne faccio un’autopsia comica e ho la necessità di essere creativo non giornalistico o parodistico, soprattutto in quest’epoca dove sembra che tutto debba essere denuncia o spiegazione; ma nell’arte, al contrario, le parole devono servire all’impossibile, alla complicazione della mente, devono permettere solo di andare altrove… (Alessandro Bergonzoni)